Recentemente è stato firmato un accordo fra ENI, ENEL e Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in materia di CCS (Carbon Capture and Storage).
L'intesa prevede l'estrazione dai fumi della centrale a carbone ENEL di Brindisi dell'anidride carbonica, successivamente liquefatta in un impianto sperimentale ed infine immagazzinata nel giacimento vuoto che l'ENI ha a Cortemaggiore (Piacenza).
L'accordo mira anche alla verifica e diffusione delle tecniche di cattura della CO2 e alla promozione delle fonti rinnovabili.
Questo accordo acquista maggiore significato soprattutto alla luce della proposta della Commissione Ambiente UE secondo cui tutte le grandi centrali di produzione elettrica costruita a partire dal 2015 dovranno dotarsi di sistemi e tecnologie per il sequestro del biossido di carbonio nel sottosuolo.