Il Daegu Gyeongbuk Institute of Science & Technology(DGIST) ha annunciato che un suo gruppo di ricerca ha identificato la causa del degrado delle prestazioni dei dispositivi fotovoltaici colloidali a punti quantici.

I dispositivi fotovoltaici colloidali a punti quantici (Colloidal Quantum Dot Photovoltaic devices o CQD PV devices) hanno un'eccellente assorbanza e sono in grado di assorbire la radiazione luminosa su una vasta gamma di lunghezze d'onda. Inoltre, sono leggeri, flessibili e hanno bassi costi di produzione. Per tutti questi motivi, questi dispositivi sono considerati da molti come i dispositivi fotovoltaici di prossima generazione.

Nel corso degli anni, sono stati condotti numerosi studi sull'efficienza di conversione fotoelettrica (PCE) dei dispositivi FV CQD ma pochissimi studi sul miglioramento della loro stabilità, necessario per la loro commercializzazione.

Il team di ricerca del DGIST ha non solo individuato le cause del degrado delle prestazioni dei dispositivi FV CQD ma ha sviluppato anche un metodo per poter stabilizzare le prestazioni di questi dispositivi. Con questo metodo, i ricercatori hanno dimostrato che un dispositivo PV CQD può mantenere un tasso di prestazioni continue di oltre l'80%, che è il suo tasso di efficienza iniziale, per oltre 300 ore.

Secondo quanto dichiarato dal responsabile del progetto, questi risultati dovrebbero accelerare ulteriormente la commercializzazione dei dispositivi FV CQD.

 

 

fonte: Daegu Gyeongbuk Institute of Science & Technology