Secondo una ricerca indiana, per evitare danni significativi da grandine i moduli solari dovrebbero essere dotati di un vetro frontale spesso almeno 4 mm.

Come ben sappiamo, le recenti grandinate in Europa hanno danneggiato diversi impianti solari, soprattutto in Italia.

Secondo uno studio di ricercatori indiani, la grandine ha un impatto significativo sulla resa dei moduli solari.

I ricercatori, hanno sottoposto tre moduli solari di diverso spessore (2,8 mm, 3 mm, 4 mm) del vetro frontale all'impatto con chicchi di grandine aventi dimensioni tra 25 mm e 55 mm, peso tra 7,5 g e 80 g e velocità compresa tra 23 m/s e 34 m/s.

I risultati dei loro test mostrano che, in caso di grandine, i moduli solari subiscono danni (microfratture) che possono ridurne la potenza erogata.

È emerso che lo spessore del vetro di 4 mm è sufficiente per resistere a gravi danni: il campione con detto spessore perde solo l'1,1% della sua potenza rispetto al valore iniziale; mentre gli altri campioni perdono rispettivamente il 21,8% e l’11,74%.

La conclusione dello studio è che i moduli solari con uno spessore del vetro frontale inferiore a 3,2 mm sono idonei se colpiti da grandine fino a 35 mm di diametro ad una velocità di 27 m/s; mentre, nelle aree soggette a forti grandine, è consigliato agli installatori di scegliere moduli solari con uno spessore del vetro frontale di 4 mm o superiore per ridurre al minimo o eliminare i danni da grandine.

Lo studio, intitolato "Analysis of the hail impacts on the performance of commercially available photovoltaic modules of varying front glass thickness", è pubblicato su Renewable Energy.