Secondo il Oil Market Report di settembre della International Energy Agency (IEA), il mercato petrolifero globale è destinato a contrarsi fino alla fine dell’anno.
I tagli alla produzione da parte dei membri dell’OPEC+ di oltre 2,5 mb/g dall’inizio del 2023 sono stati finora compensati da maggiori forniture da parte di produttori esterni all’alleanza. L’offerta record di Stati Uniti e Brasile è riuscita a sostenere un aumento di 1,9 mb/g della produzione non-OPEC+ da gennaio ad agosto, mentre l’Iran, ancora sotto sanzioni, ha aumentato la produzione di circa 600 kb/g.
Da settembre in poi, però, ci sarà un significativo deficit di offerta, a causa della decisione dell’Arabia Saudita e della Russia di estendere i tagli alla produzione per un totale di 1,3 mb/g fino alla fine dell'anno.
Questa scelta potrebbe spingere i prezzi del greggio del Mare del Nord verso un'ulteriore rialzo, aggravando così le pressioni inflazionistiche che, in questo periodo, stanno affliggendo le economie di tutto il mondo.
fonte: International Energy Agency (IEA)