Secondo gli scienziati, l’ondata di caldo eccezionale, che si è avuta in Europa nel luglio 2023, è un evento che potrebbe ripresentarsi più spesso in futuro.

L'Europa è stata, nel mese di luglio 2023, nel bel mezzo di un'ondata di caldo eccezionale. L'Italia, in particolare, ha dovuto affrontare un caldo torrido, con temperature che hanno raggiunto e superato i 45°C. Temperature roventi si sono avute anche in altri paesi dell'Europa meridionale e orientale, tra cui Francia, Spagna, Polonia e Grecia.

Le ondate di calore, definite come periodi prolungati di tempo eccezionalmente caldo in un luogo specifico, possono essere estremamente pericolose. L'Europa ha già sperimentato ondate di caldo devastanti in passato: nel 2003, un'ondata di caldo ha causato la morte di oltre 70.000 persone; nel 2022, un'altra ondata di caldo ha provocato la morte di quasi 62.000 persone.

L'ondata di caldo di luglio 2023, come anche quelle precedenti, è stata causata da un sistema di alta pressione localizzato sull'Europa meridionale. Tali sistemi di alta pressione, negli ultimi anni, si stanno sempre più espandendo verso nord.

Secondo i ricercatori, è difficile attribuire un singolo evento, come appunto un'ondata di caldo, direttamente al cambiamento climatico. Tuttavia, confermano che si sta assistendo a cambiamenti nei modelli di circolazione atmosferica che possono portare a un aumento delle occorrenze di ondate di caldo in Europa.

Una ricerca dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) conferma questa tendenza (Climate Change 2023). I suoi dati mostrano un aumento della frequenza e dell'entità degli eventi meteorologici estremi dagli anni '50.

Il servizio Copernicus sui cambiamenti climatici dell'UE ha attribuito queste ondate di caldo al cambiamento climatico, e ha suggerito che è probabile che tali eventi diventino più frequenti, intensi e durino più a lungo in futuro.

Percentuale di giorni con calore estremo

È fondamentale, allora, che i governi di tutto il mondo intraprendano azioni rapide e decisive per ridurre immediatamente le emissioni di gas serra.

Tuttavia, è importante notare che anche se riuscissimo ad azzerare completamente le emissioni globali di gas serra oggi, il clima continuerebbe comunque a riscaldarsi, a causa del calore che è già assorbito e trattenuto dagli oceani. Questo significa che mentre rallentiamo il tasso di riscaldamento globale, gli effetti del cambiamento climatico continueranno a essere sperimentati in futuro.

Non c’è dubbio, allora, che accanto alle azioni da intraprendere per ridurre le emissioni di gas climalteranti nell’atmosfera, i cui benefici li avremo tra decenni, bisogna iniziare da subito ad implementare strategie di adattamento ai fenomeni delle ondate di caldo e, più in generale, agli eventi meteorologici estremi, soprattutto in Italia. Dette strategie, riguarderanno un po' tutto: dai materiali e tecniche di costruzione degli edifici e infrastrutture fino alle abitudini quotidiane.