Un team di ricercatori ha messo a punto un metodo per estrarre in modo più efficiente l'idrogeno dall'acqua.

Gli esperti prevedono che presto raggiungeremo un punto in cui produrremo più energia elettrica rinnovabile rispetto alle nostre esigenze di consumo. Tuttavia, allo stato attuale, l'eccesso di energia generata deve essere utilizzato così come viene prodotto, altrimenti va sprecato. È fondamentale quindi sviluppare una solida serie di metodi per immagazzinare l'energia per un uso successivo.

Le batterie sono un modo per farlo, ma l'idrogeno è un'alternativa molto promettente. Infatti, può essere utilizzato come fonte di combustibile a emissioni zero per produrre energia elettrica nonché in alcune forme di trasporto, come autobus e automobili, o per il riscaldamento di abitazioni.

Una ricerca delle università del Regno Unito, Portogallo, Germania e Ungheria fornisce un'importante nuova visione più efficace ed economica della produzione di idrogeno mediante elettrolisi.

La ricerca si è concentrata sullo studio di un modo più efficiente per produrre idrogeno attraverso la reazione di scissione elettrocatalitica dell'acqua. I ricercatori hanno scoperto che gli elettrodi coperti con un catalizzatore al tellururo di molibdeno mostrano un aumento della quantità prodotta di idrogeno gassoso durante l'elettrolisi quando viene applicato uno schema specifico di impulsi ad alta corrente. Ottimizzando gli impulsi di corrente, i ricercatori prevedono di ridurre di quasi il 50% la quantità di energia necessaria per produrre una determinata quantità di idrogeno. Poiché il livello di miglioramento dipende dalle correnti elettriche, i recenti progressi nel machine learning potrebbero essere utilizzati per mettere a punto la giusta sequenza di correnti applicate per ottenere il massimo rendimento.

La fase successiva per il team è lo sviluppo di un protocollo di intelligenza artificiale per sostituire l'input umano nella ricerca dell'utilizzo delle strutture elettroniche più efficaci in processi catalitici simili.

L'articolo, intitolato "The rapid electrochemical activation of MoTe2 for the hydrogen evolution reaction" è pubblicato su Nature Communications.

 

fonte: University of Glasgow