Shangai rivoluziona il trasporto pubblico del suo centro urbano mettendo in circolazione autobus capaci di muoversi senza emettere gas nocivi.
Questi veicoli presentano un sistema di immagazzinamento dell’energia che sfrutta dei supercondensatori a carbone attivo chiamati letteralmente “ultracapacitor”.
Rispetto alle batterie convenzionali gli "ultracapacitor" hanno una capacità di carica e scarica molto più veloce, quindi sono in grado di accumulare energia in un tempo ridotto.
Questa “soluzione verde” per il trasporto adottata nella città cinese, pur dimostrandosi un lodevole esempio ambientale, è ancora in fase di perfezionamento.
Si sta cercando difatti di porre rimedio ad alcune imperfezioni quali ad esempio quelle che rendono lenti i veicoli nella fase di accelerazione, specie se si sta utilizzando l’aria condizionata che diminuisce di molto la prestazione dell’autobus, fino ad una perdita del 35% nella sua efficienza, e di garantire una “qualità energetica” di livello superiore poiché i bus riescono per ora a produrre solamente 6 kWh.
Il progetto prevede inoltre delle pensiline adibite per la sosta degli autobus che, oltre ad avere un sistema di ricarica energetica istantanea che fungerà per i mezzi pubblici come stazione di rifornimento elettrico, disporranno anche di spazio sufficiente per installare pannelli solari, favorendo ancor di più la sostenibilità.
In aggiunta al risparmio sul consumo dell’energia si affianca un notevole risparmio di carburante che è stimato si aggiri intorno ai 200.000 dollari, somma che servirebbe a mantenere ogni singolo autobus per tutta la durata del suo ciclo di vita.