In un nuovo documento di ricerca pubblicato su Nature Energy, un team di ricercatori della University of Colorado Boulder (UCB) ha presentato un metodo per migliorare la stabilità della perovskite contenente stagno utilizzata nelle celle solari multigiunzione.

Le celle solari multigiunzione alla perovskite possono essere un'alternativa economica alle tradizionali celle solari al silicio cristallino. Inoltre, hanno un elevato potenziale per applicazioni innovative. Infatti, possono essere depositate su superfici di plastica flessibili per creare celle solari efficienti e leggere che possono essere utilizzate per esempio come fonti di energia su veicoli aerei senza pilota o droni.

Il team di ricercatori della UCB ha sviluppato per anni metodi per impilare la perovskite nel tentativo di aumentare l'efficienza di conversione di potenza, e il metodo che è stato pubblicato consente di raggiungere un'efficienza di conversione del 30%.

Secondo quanto dichiarato, il gruppo di ricerca continuerà a cercare nuove strategie per aumentare l'efficienza di conversione delle celle solari alla perovskite, compresa una collaborazione con i ricercatori del National Renewable Energy Laboratory per dimostrare la fattibilità del collegamento di più celle solari per formare pannelli più grandi e più potenti.

 

fonte: University of Colorado Boulder