Lo stoccaggio stagionale di energia idroelettrica pompata (Seasonal Pumped Hydro Power Storage-SPHS) potrebbe essere una soluzione economica e sostenibile per immagazzinare energia e acqua su scala annuale, secondo una nuova ricerca del International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA).

Con la necessità di una transizione verso un mondo più sostenibile con minori emissioni di CO2, le energie rinnovabili avranno un ruolo sempre più importante nel prossimo futuro.

Come sappiamo, le fonti di energia rinnovabile sono intermittenti e presentano variazioni stagionali, quindi necessitano di soluzioni di stoccaggio per garantire che la domanda possa essere soddisfatta in qualsiasi momento. Le batterie sono attualmente le soluzioni di accumulo di energia a breve termine per risolvere il problema di intermittenza, mentre la soluzione a lungo termine per lo stoccaggio di energia che viene generalmente considerata in grado di risolvere le variazioni stagionali della produzione di elettricità è l'idrogeno. Tuttavia, l'idrogeno al momento non è ancora economicamente competitivo, per cui si guarda a soluzioni alternative.

Rispetto a tutte le soluzioni mature, come il gas naturale, lo studio del IIASA mostra che SPHS ha un potenziale considerevole per fornire un servizio di accumulo di energia a lungo termine con costi di accumulo altamente competitivi.

SPHS significa pompare acqua in un serbatoio di accumulo, costruito parallelamente a un fiume principale, durante i periodi di flusso d'acqua elevato o di bassa domanda di energia. Quando l'acqua è scarsa o la domanda di energia aumenta, l'acqua immagazzinata viene quindi rilasciata dal serbatoio per generare elettricità.

Lo studio del IIASA è il primo a fornire un'analisi globale ad alta risoluzione del potenziale e dei costi per la tecnologia SPHS. Nella loro analisi, i ricercatori hanno valutato il potenziale globale teorico per immagazzinare energia e acqua stagionalmente con SPHS, concentrandosi sulle località con il massimo potenziale e il costo più basso. Hanno anche analizzato diversi scenari in cui lo stoccaggio di energia e acqua con SPHS potrebbe essere una valida alternativa.

I ricercatori hanno scoperto che esiste un potenziale significativo per SPHS in tutto il mondo, in particolare nella parte inferiore del Himalaya, Ande, Alpi, Montagne Rocciose, parte settentrionale del Medio Oriente, Highlands etiopi, Highlands brasiliane, America Centrale, Asia orientale, Papua Nuova Guinea, catene montuose Saiani, Yablonovyi e dello Stanovoj in Russia, nonché numerose altre località con un potenziale minore.

Lo studio affronta anche alcune delle potenziali preoccupazioni ambientali legate all'energia idroelettrica. Poiché i bacini idrici SPHS sono profondi e costruiti parallelamente piuttosto che nel corso di un fiume, gli impatti ambientali e sull'uso del suolo possono anche essere fino a 10-50 volte più piccoli rispetto alle tradizionali centrali idroelettriche.

Quindi, riassumendo, questo studio dimostra che esiste un potenziale estremamente elevato per l'utilizzo di SPHS in gran parte del mondo come soluzione prontamente disponibile, economica e sostenibile per supportare la transizione verso sistemi energetici sostenibili.

Lo studio e stato pubblicato sulla rivista Nature Communications.

 

 

fonte: International Institute for Applied Systems Analysis