La crisi energetica innescata dall'invasione russa dell'Ucraina ha segnato un punto di svolta per i mercati globali del gas naturale dopo il decennio di forte crescita tra il 2011 e il 2021.

Secondo il Medium-Term Gas Report 2023 della International Energy Agency (IEA), nel medio termine (2022-2026) la domanda mondiale di gas continuerà a crescere. Tuttavia, questa crescita è destinata a rallentare significativamente a causa del calo dei consumi nei mercati maturi.

Previsione gas naturale 2022-2026

Il consumo complessivo di gas nei mercati maturi di Asia Pacifico, Europa e Nord America, secondo il report, ha raggiunto il picco nel 2021 ed è destinato a diminuire nel medio termine a seguito della rapida diffusione delle energie rinnovabili e del miglioramento degli standard di efficienza energetica. Inoltre, per l’Europa, la perdita di gas dalla Russia, in seguito all’invasione dell’Ucraina, ha spinto i governi a cercare soluzioni alternative per mantenere la sicurezza energetica.

Secondo il report, la crescita della domanda sarà quasi interamente concentrata nei mercati asiatici in rapida crescita e nei paesi ricchi di gas dell'Africa e del Medio Oriente: la Cina da sola rappresenterà quasi la metà della crescita totale della domanda globale di gas tra il 2022 e il 2026, attingendo al combustibile per servire la produzione industriale, il settore energetico e le aree urbane.

Sebbene i prezzi del gas siano diminuiti nei primi tre trimestri del 2023, stando al report permangono incertezze e rischi per il prossimo inverno nell’emisfero settentrionale. Infatti, nonostante le forti riduzioni della domanda in Europa e in alcuni mercati asiatici, l’offerta rimane scarsa. L’aumento dell’offerta di GNL, inoltre, non è stato sufficiente a compensare il forte calo delle consegne di gasdotto dalla Russia all’Europa. Pertanto, il rischio di volatilità dei prezzi, soprattutto in caso di un inverno freddo, è motivo di preoccupazione, nonostante i siti di stoccaggio del gas europei siano entrati nella stagione invernale con una capacità del 96%.

Volatilità del prezzo del gas

Il report fornisce, infine, una prospettiva sul ruolo dei gas a basse emissioni nelle regioni chiave. Si prevede che la fornitura di questi gas sarà più che raddoppiata fino al 2026, con l’Europa e il Nord America destinati a guidare questa espansione e a contribuire per quasi il 70% alla crescita complessiva. Lo sviluppo di gas a basse emissioni in questi mercati beneficia di un’ampia gamma di politiche, di programmi di sovvenzione sempre più sofisticati e di reti del gas ben sviluppate e interconnesse. Tuttavia, secondo il report, saranno necessari ulteriori sforzi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati sia per il biometano che per l’idrogeno a basse emissioni.

 

 

fonte: International Energy Agency